10 marzo....
Mary Berg, nel suo Diario del Ghetto ci dice che: " la legge non protegge gli ebrei. Oggi ho visto una vecchia ebrea aggredita a coltellate da fanatici polacchi. Simili incidenti si vanno moltiplicando: si sentono dappertutto le grida dei disgraziati ebrei inermi. E' inconcepibile che i polacchi, dimenticando le loro disgrazie, abbiano la crudeltà di perseguitare gente ancora più debole di loro." Varsavia, 10 marzo 1940
E Anne Frank, tre anni dopo, il 10 marzo 1943 così scrive nel suo Diario: " ieri sera abbiamo avuto un corto circuito, mentre fuori sparavano ininterrottamente. Io non riesco a liberarmi dalla paura degli spari e degli aeroplani, e quasi ogni notte vado nel letto di papà a cercar conforto. Sarà molto infantile, ma dovresti aver provato!...."Ho tanta paura".
E sempre nel suo Diario Anne, un giorno di marzo del 1944 scrive: ..."-ti ringrazio, mio D-o, per tutto ciò che è buono e caro e bello-, sono piena di gioia. Allora penso: "buona" è la sicurezza del nostro rifugio, è la mia salute. è la mia stessa esistenza; "caro" è Peter, è quel sentimento delicato e indistinto che noi due non osiamo ancora nominare o sfiorare, ma che verrà, e sarà l'amore, l'avvenire, la felicità; "bello" è il mondo; il mondo, la natura, la bellezza e tutto ciò che la forma."
E invece il futuro non sarà nè buono, nè sano e tantomeno bello....
Mary Berg, nel suo Diario del Ghetto ci dice che: " la legge non protegge gli ebrei. Oggi ho visto una vecchia ebrea aggredita a coltellate da fanatici polacchi. Simili incidenti si vanno moltiplicando: si sentono dappertutto le grida dei disgraziati ebrei inermi. E' inconcepibile che i polacchi, dimenticando le loro disgrazie, abbiano la crudeltà di perseguitare gente ancora più debole di loro." Varsavia, 10 marzo 1940
E Anne Frank, tre anni dopo, il 10 marzo 1943 così scrive nel suo Diario: " ieri sera abbiamo avuto un corto circuito, mentre fuori sparavano ininterrottamente. Io non riesco a liberarmi dalla paura degli spari e degli aeroplani, e quasi ogni notte vado nel letto di papà a cercar conforto. Sarà molto infantile, ma dovresti aver provato!...."Ho tanta paura".
E sempre nel suo Diario Anne, un giorno di marzo del 1944 scrive: ..."-ti ringrazio, mio D-o, per tutto ciò che è buono e caro e bello-, sono piena di gioia. Allora penso: "buona" è la sicurezza del nostro rifugio, è la mia salute. è la mia stessa esistenza; "caro" è Peter, è quel sentimento delicato e indistinto che noi due non osiamo ancora nominare o sfiorare, ma che verrà, e sarà l'amore, l'avvenire, la felicità; "bello" è il mondo; il mondo, la natura, la bellezza e tutto ciò che la forma."
E invece il futuro non sarà nè buono, nè sano e tantomeno bello....
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