Saturday, July 16, 2011

Birkenau, luglio 1944
Per adempiere ad una promessa che in tedesco suona così: GEGEN VERGESSEN perchè mai dimenticheremo, mai!!!
la portadellamemoria riporta oggi una pagina che fa inorridire da un quotidiano svizzero del 10 luglio 1944 che ci conferma quanto sia vero che molti sapevano cosa stesse succedendo agli ebrei, ai testimoni di Geova, agli omossessuali, ai Rom... bastava leggere una pagina di un giornale il 10 luglio 1944 per venire a sapere cosa stesse succedendo agli ebrei ungheresei, lo sapevano perfino nella neutrale Svizzera, che comunque tradisce il suo " non voler sapere più di tanto" come ben annota Danuta Czech nella nota in calce:
10 luglio 1944
Il quotidiano di San Gallo «Die Ostschweiz» pubblica un articolo dal titolo «Persone che scompaiono», nel quale cita il Ministero degli Interni del Governo polacco in esilio a Londra, notizie della Delegazione in Polonia del Governo polacco in esilio e comunicazioni dell Agenzia Reuter *. Il giornale riferisce che finora sarebbero stati deportati in Polonia quasi 400.000 ebrei ungheresi, la maggior parte dei quali internata nel campo di concentramento di Auschwitz. Le deportazioni, continua, sarebbero cominciate il 15 maggio, quando sarebbero giunti in Polonia 62 vagoni con bambini ebrei. Da allora si sarebbe osservato che ogni giorno passano per la stazione di Płaszów, presso Cracovia, sei convogli carichi di ebrei, la maggior parte dei quali sarebbe portata ad Auschwitz e uccisa nelle camere a gas. Queste camere a gas, in base a quanto accertato dal Ministero degli Interni polacco, sarebbero in grado di uccidere 6.000 persone al giorno. Sarebbe stato inoltre stabilito che, nella seconda metà del 1942, sono stati fondati due altri campi della morte a Treblinka e a Rawa Ruska, benché non si sappia se anche qui sono in funzione camere a gas. Tra i deportati si troverebbero anche bambini d’età fra i due e gli otto anni. Più avanti, l’articolo cita il monito del governo polacco in esilio a non prestare fede alle lettere spedite da Auschwitz, nelle quali si assicura che i mittenti stanno bene. L’autore dell’articolo segnala inoltre che, secondo quanto riferito dal Comitato polacco di aiuto agli ebrei, nei tre campi di concentramento sarebbero morti due milioni di ebrei polacchi.

* Nella neutrale Svizzera, la stampa era molto prudente e non voleva provocare il Terzo Reich. È pertanto significativo che nell’articolo citato non venga mossa alcuna accusa al Reich nazionalsocialista tedesco. Dal testo, inoltre, non si capisce chi ha istituito i lager, chi occupa la Polonia e chi deporta e uccide gli ebrei ungheresi.
Danuta Czech - Kalendarium - 1944
© ANED - http//www.deportati.it

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