Friday, August 31, 2007

Gunskirchen.....
Oggi la porta della memoria racconta di questo Inferno in terra.
Gunskirchen è stato un Nebenlager di Mauthausen. Forse non è un KZ molto conosciuto. Era immerso nella foresta, volutamente nascosto fra i pini nel Hochholz presso Lembach in Austria. La foresta era così fitta che quasi non si vedeva il sole.
400 prigionieri russi provenienti dal campo di Mauthausen costruirono il campo, le baracche, le torrette di controllo per le SS. Era il dicembre 1944.
Il Lager di Gunskirchen verrà ufficialmente aperto il 12 marzo 1945.
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A metà aprile verso Gunskirchen viene spinta "la marcia della morte" da Mauthausen. Sono scheletri viventi che camminano con le piaghe ai piedi, con ferite aperte nella carne e nell'anima, molti sono sopravvissuti a Auschwitz-Birkenau... Fra loro, reduce da Birkenau e da una prima "marcia della morte" verso Sachsenhausen, c'è un giovane polacco, il suo nome è Jitzhak.
Jitzhak è nato a Kattowice nel giugno 1932, ha conosciuto il ghetto, poi l'Arbeitslager a Blizyn, poi il trasporto nel carro bestiame da Blizyn a Auschwitz-Birkenau. Era il 1° agosto 1944. E poi la selezione sulla rampa e Jitzhak inganna Mengele che gli chiede: "wie alt bist du?"...
Jitzhak ha 12 anni, ma la mamma gli aveva detto di dire sempre due anni in più se glielo avesse chiesto un nazista e poi il numero tatuato. La SS che compila la lista riguardante quel "carico umano"mette un punto di domanda nella colonna sotto alla voce Vergast. Sembra che non sia stato mandato nessuno al gas di quel trasporto... li terranno vivi tutti, certo non per rispetto, altri programmi hanno in serbo per molti di loro, specialmente per i bambini.....
Gli uomini e i ragazzi nel trasporto del 1° agosto da Blizyn a Birkenau sono 1615 e verranno tatuati con i numeri da B 1160 a B 2773. Ma in questo numero non sono comprese le donne e i bambini....
Jitzhak mostrando l'avambraccio sinistro dice: "meine blaue Nummer"....
Sopravvive Jitzhak e ci racconta.... ma del suo Inferno il dolore più lancinante torna al ricordo di Gunskirchen.
Anche altri sopravvissuti a questo Lager confermano il quadro drammatico di Jitzhak...
.... nelle baracche non c'era posto, neanche per sedersi, alla latrina c'era sempre la fila e non si riusciva ad arrivarci in tempo... avevamo tutti la diarrea e i pidocchi.... non c'era acqua per pulirsi le natiche e le gambe scheletriche dagli escrementi, non c'era acqua per bere....
Nel campo imperversava un odore nauseabondo di escrementi, di rifiuti, di piaghe purulente, di cadaveri in decomposizione.... un odore di morte.
Il 4 maggio 1945 la sessantunesima divisione di fanteria delle truppe americane fa il suo ingresso nel Lager.
Davanti agli occhi dei soldati americani si spalanca una visione apocalittica.
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E Jitzhak dopo sei anni di sofferenze indicibili, era finalmente libero.
E aveva solo 13 anni!

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