6 agosto ...
6 agosto 1945
Non sono ancora le 6 di mattina, è chiaro, fa già molto caldo a Hiroshima. E' il 6 agosto del 1945. Suona una sirena. Poi silenzio. Nessun aereo, niente....
Ma poi un lampo illumina tutto di una luce impressionante. E una nube di polvere oscura il sole.... e poi la morte! Corpi squarciati, occhi svuotati, arti staccati, sangue dalla testa, dalla bocca, dalle orecchie, un fiume di sangue... e i medici e le infermiere sono tutti morti. E le case sono tutte sventrate e gli alberi divelti...
Hiroshima, un vero massacro, non basterebbero tutte le lacrime del mondo!
Ditemi se questo è un uomo
...
Al momento dell'esplosione su questi gradini era seduta una persona, siamo a 250 metri dall'epicentro dell'esplosione della bomba. Quella persona stava aspettando l'apertura di una banca. La sua ombra stampata sul marmo è l'unica traccia rimasta della sua presenza. Le persone dissolte vive furono circa 30.000.
(foto di Yoshito Matsushige, ottobre 1946 presa dal libro AUSCHWITZ-HIROSHIMA - le lunghe ombre - a cura di Giordano Padovani)
E' con lo struggente lamento di Toge Sankichi che la porta della memoria torna a ricordare Hiroshima
.....
Datemi indietro mio padre,
datemi indietro mia madre
Datemi indietro i miei figli
Ridatemi indietro a me stesso
........
Toge Sankichi
6 agosto 1945
Non sono ancora le 6 di mattina, è chiaro, fa già molto caldo a Hiroshima. E' il 6 agosto del 1945. Suona una sirena. Poi silenzio. Nessun aereo, niente....
Ma poi un lampo illumina tutto di una luce impressionante. E una nube di polvere oscura il sole.... e poi la morte! Corpi squarciati, occhi svuotati, arti staccati, sangue dalla testa, dalla bocca, dalle orecchie, un fiume di sangue... e i medici e le infermiere sono tutti morti. E le case sono tutte sventrate e gli alberi divelti...
Hiroshima, un vero massacro, non basterebbero tutte le lacrime del mondo!
Ditemi se questo è un uomo

Al momento dell'esplosione su questi gradini era seduta una persona, siamo a 250 metri dall'epicentro dell'esplosione della bomba. Quella persona stava aspettando l'apertura di una banca. La sua ombra stampata sul marmo è l'unica traccia rimasta della sua presenza. Le persone dissolte vive furono circa 30.000.
(foto di Yoshito Matsushige, ottobre 1946 presa dal libro AUSCHWITZ-HIROSHIMA - le lunghe ombre - a cura di Giordano Padovani)
E' con lo struggente lamento di Toge Sankichi che la porta della memoria torna a ricordare Hiroshima
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Datemi indietro mio padre,
datemi indietro mia madre
Datemi indietro i miei figli
Ridatemi indietro a me stesso
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Toge Sankichi
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