Sunday, October 04, 2009

In ricordo di Marek Edelman la portadellamemoria raccoglie oggi le parole scritte da una donna prima di salire sul carro bestiame che l'avrebbe portata dalle fognature del Ghetto di Varsavia alla camera a gas...
Era una delle resistenti che con altri pochi uomini e donne lottò contro il carnefice nazista fino all'ultimo respiro.
Gustawa Jarecka era il suo nome e ci lascia questo monito: «Le urla dei condannati vengono udite molte volte nella storia. Spesso invano, e solo molto tempo dopo producono il loro eco. Ma quando l’eco arriva, l’impressione è enorme".
Marek Edelman ha raccolto il testimone di tutti i morti nel Ghetto di Varsavia e dei milioni di morti nei Lager e sotto le bombe.
Ha cercato di trasformare tutto il suo dolore in Amore per gli altri.
E' rimasto nella sua Polonia, ha sfidato l'antisemitsmo mai morto.
Era medico, cardiologo, forse per questo ha saputo AMARE tanto riuscendo a sopravvivere per lunghissimi novanta anni.
E' morto il 2 ottobre.
E in un "Altrove" gli eroi del Ghetto tornano a riunirsi. Il Bund, il gruppo fondato da Emanuel Ringelblum che si riuniva in gran segreto il sabato e per questo si chiamava "Oyneg Shabes" (Gioia del Sabbath), è tornato al completo. E anche la ZOB "Zydowska Organizacja Bojowa" (Organizzazione ebraica di combattimento) ha ritovato con Marek Edelman il suo responsabile del servizio informazioni... Quante saranno mai le informazioni raccolte da Marek Edelman che ha visto morire i 500.000 abitanti del Ghetto di Varsavia

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