Thursday, September 09, 2010

Lodz
La porta della memoria vi porta a Lodz nella Polonia Occidentale.
Lodz fu alla metà del XIX secolo uno dei più grandi centri tessili d’Europa, vi si producevano tessuti esportati in tutto il mondo. Il suo piccolo centro abitativo si trasformò con estrema rapidità in un impero industriale governato da grandi proprietari. Lo sviluppo di Lodz fu reso possibile grazie alla mano d’opera di polacchi e tedeschi che seppero coabitare pacificamente per decenni. Nonostante le differenze culturali e religiose, gli abitanti di Lodz, infatti, sono sempre riusciti a vivere bene insieme: ebrei e cattolici convivevano senza discriminazioni.
Alla vigilia della seconda guerra mondiale Lodz contava 672.000 abitanti, di questi 231.000 erano ebrei. Era la più numerosa presenza ebraica dopo quella di Varsavia. Oltre 60.000 erano tedeschi. A Lodz i bambini parlavano polacco, tedesco e yddish.
Ma arrivò il settembre 1939, arrivò la guerra, arrivarono i tedeschi che profanarono l'armonia. E a Lodz cominciarono le discriminazioni.....
Subito dopo l’occupazione di Lodz da parte dei nazisti, sui muri della città comparvero scritte in tedesco e polacco che invitavano al ritorno alla vita normale, a riprendere il lavoro, a riaprire le scuole. Le scuole furono riaperte, la gente tornò a lavorare, ma niente fu più come prima.
I tedeschi cominciarono a perseguitare i polacchi, a proibire le cerimonie religiose, a profanare le celebrazioni.... ma il peggior trattamento verrà riservato agli ebrei. Da subito verranno requisiti i beni, derubati i negozi, espropriate le proprietà... poi gli ebrei saranno costretti a portare "il segno distintivo".
La città di Lodz venne occupata dall'esercito tedesco l'8 settembre 1939. Il territorio circostante venne annesso al Reich e la città venne ribattezzata dai tedeschi con il nome di Litzmannstadt. Immediatamente dopo l'arrivo dell'esercito in città giunse l'Einsatzkommando 2 comandato da Fritz Liphardt.
Verrà ben presto istituito il Ghetto e sarà un Inferno
....
e i bambini di Lodz patiranno l'indicibile

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