Saturday, June 26, 2010

25 giugno 1944, Birkenau
'Il trasporto delle carrozzine'
Danuta Czech
in Kalendarium ci descrive questa agghiacciante immagine:
«Dai magazzini del campo effetti, detto Canada, che si trovano alle spalle del settore BIIf, fra i Crematori III e IV, sono portate via carrozzine vuote. Sono sospinte in file di cinque ciascuna lungo la via che porta dai crematori alla stazione. Il trasporto dura oltre un'ora».
Sono le carrozzine dei bambini che erano sui treni, e che sono stati uccisi, che vengono avviate verso il Reich, dove l'assistenza pubblica le affiderà alle madri tedesche bisognose. E l'immagine di questo macabro corteo di carrozzine vuote, disciplinatamente «in fila per cinque» si aggiunge con il suo carico di tanti piccoli fantasmi di innocenti alle altre mille e mille immagini di questa agghiacciante cronaca quotidiana dello sterminio.

Anche Giuliana Tedeschi nel suo Libro: C’è un punto sulla terra... Una donna nel Lager di Birkenau Editore Giuntina descrive il giorno in cui cinquanta donne furono prelevate dal lager di Birkenau, senza spiegazione. Pensavano di essere state scelte per la camera a gas. Invece dovevano trasportare al Canada (così si chiamava la parte del campo dove erano ammassati tutti i beni dei deportati e degli uccisi, luogo dove si trovava ogni cosa), un lugubre carico.
Le donne entrarono per la gran porta e sostarono nell'atrio. Le attendevano colà cinquanta carrozzine da bimbo. Il tedesco ordinò a ciascuna di prendere una carrozzina e di spingerla, in fila per cinque, per tre chilometri fino al magazzino dove veniva raccolto e smistato il bottino dei convogli. La tensione nervosa si attenuò, ma su ogni volto si stampò una piega di dolore. Lo strano corteo si mosse: le madri che avevano lasciato dei figli lontano poggiavano le mani sul manubrio cercando istintivamente la posizione più naturale, alzando dinanzi agli ostacoli prontamente le ruote anteriori. Vedevano giardini, viali, bimbi rosei addormentati nelle carrozzine sotto vaporose copertine rosa e celesti. Le donne che avevano perduto i bambini al crematorio provavano lo struggimento fisico di aver un piccolo attaccato al seno e non vedevano che un lungo pennacchio di fumo che si perdeva nell'infinito. Quelle che non erano state madri, spingendo maldestre le carrozzine, pensavano che mai lo sarebbero diventate e ringraziavano Dio. E tutte le carrozzine vuote stridevano, sussultavano e si urtavano con l'aria stanca e desolata degli esuli perseguitati

0 Comments:

Post a Comment

<< Home