Wednesday, April 11, 2007

11 aprile....
Il ricordo corre all'11 aprile del 1987.
Primo Levi lascia il suo posto di "testimone" oculare, ci abbandona, ci fa sentire soli...
Per chi ama la "memoria" è stato un lutto tremendo, ancora sento il nodo alla gola, la voce mi si spezza, non trovo risposte... rivedo il collega che socchiude la porta della classe e mi sussurra quelle tre terribili parole:"è morto Levi".
Poi sarà un'inutile ricerca del come e del perchè, ma niente e nessuno saprà mai la verità.
Primo ci lascia un testamento d'amore e di dolore di oceanica dimensione, ci lascia un'eredità preziosissima, ci invita ad essere "testimoni", innamorati di quell'uomo che non è più uomo.
La "porta della memoria" ha oggi l'onore di spalancarsi sul drammatico monito di Primo:

Se questo è un uomo

"Voi che vivete sicuri

Nelle vostre tiepide case,

Voi che trovate tornando a sera

Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo

Che lavora nel fango

Che non conosce pace

Che lotta per mezzo pane

Che muore per un sì o per un no.

Considerate se questa è una donna,

Senza capelli e senza nome

Senza più forza di ricordare

Vuoti gli occhi e freddo il grembo

Come una rana d’inverno.

Meditate che questo è stato:

Vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuore

Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi;

Ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,

La malattia vi impedisca,

I vostri nati torcano il viso da voi."

(Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino)

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