Thursday, November 12, 2009

Il mio ricordo di Inge Salomon Meyer Kamp
Inge è entrata nella mia vita un giorno di maggio di tre anni fa. Del fax con i suoi Ricordi mi colpì la foto: un interno di famiglia, al centro una giovane donna che fa luce, è così forte l'attrazione che esercita su di me che quasi mi preoccupa. Lei è al centro della foto, ma è davvero il cuore di tutto e i suoi bambini sono il suo orizzonte. Io non so come fare, non posso prendermi cura di un'altra storia che tratta di bambini, non posso perchè ho ferite aperte della tragedia che ho appena finito di raccontare... e allora faccio quello che in una storia mai si dovrebbe fare, leggo i ricordi dal fondo e solo sapendo che Inge sopravvive e ritrova i suoi bambini posso cominciare a raccontarla.
Da quel giorno mi sento come fossi la figlia di Inge, le ho voluto e le voglio bene. Davvero l'ho accompagnata nel suo tremendo viaggio... Del giorno che l'ho incontrata ricordo tutto e sento la sua carezza, ricordo il timbro della sua voce che toglie l'Umlaut al verbo che io ho maldestramente usato e soprattutto sento la fragranza del suo profumo.
Inge Salomon Meyer Kamp nata in Germania a Köln, la città del profumo. Inge nei suoi Erinnerungen non ci racconta di lei da giovane, non so da lei della sua famiglia e non mi pare il caso di chiedere... ma vengo a sapere che Inge sa l'inglese, che lo aveva imparato in un college in Svizzera, la immagino in una bella casa, cresciuta con cura e amore, la immagino ragazza che aspetta l'uomo giusto per coronare il suo sogno di donna, la vedo nell'abito bianco all'uscita della sinagoga.... Il tenore e lo stile di vita di Inge le renderà sicuramente ancora più tremenda l'umiliazione della deportazione, la violenza delle privazioni, niente le viene lasciato: via i vestiti, via le scarpe, via tutto, nuda davanti ai carnefici nazisti, via anche il nome.
Da Westerbork ad Auschwitz Birkenau.
Dal nome al numero: Inge diventerà A 25153.
Ed è qui che esce il carattere di questa donna speciale, è qui che io ho l'onore di incontrarla, stringe i denti Inge, culla nel suo cuore i suoi piccoli Rolf e Nico... Immagino che alla sera abbia cantato loro la ninnananna.
A Birkenau nel Frauenblock 29 Inge è nel tavolaccio di legno proprio sotto ad Anne Frank. E mai Inge "sfrutterà" questo ricordo. Mai!
E poi ci sarà il trasporto di metà ottobre verso Liebau, dove lavorerà insieme a 500 donne come "schiava", da metà ottobre fino a maggio 1945.
Ma con il primo sole di maggio ritornerà la speranza.
La vedo Inge con un vestito bianco e blu a righe regalatole da una donna che avrà avuto pietà di lei, la vedo tornare con un paio di scarpe da uomo spaiate.... lei che era tanto fine, che era di Köln, della città del profumo. Lei che era sposata e si ritroverà vedova...
Chi mai potrà compensare quel vuoto d'amore?
Inge era tedesca, era ebrea, ha cercato scampo con la famiglia in Olanda il 10 novembre 1938, il giorno dopo la Kristallnacht. E' stata deportata a Westerbork, poi ad Auschwitz-Birkenau e poi a Liebau.
Ho raccontato la storia di Inge mettendoci il cuore. L'ho fatto gratuitamente perchè concepisco la ricerca nella Shoah solo così. Vi posto la cover della storia di Inge, uno degli ultimi testimoni Inge è morta martedì 10 novembre a Lugano, ancora un 10 novembre nella storia di Inge. Per sua volontà Inge sarà sepolta in Olanda, la terra nella quale aveva cercato rifugio diventerà la sua terra per sempre.
La signora Inge era stata intervistata dalla TV italiana in aprile di due anni fa. Ecco il servizio in questo link:
http://www.proedieditore.it/INGE/intervista_inge.html

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