Friday, November 26, 2010

26 novembre
uno squarcio sull'Orrore.
Ecco cosa accadeva ad Auschwitz-Birkenau il 26 novembre 1944. E' un anonimo che ci lascia questa incredibile testimonianza. A confermare di fronte alla storia quello che succedeva nell'Inferno del Lager di sterminio di Birkenau:
Il 26 novembre 1944 il comandante delle SS Heinrich Himmler ordina da Berlino che i crematori di Birkenau devono essere smantellati... e con la distruzione dei crematori devono essere cancellate anche tutte le tracce che testimoniano quell'incredibile sterminio di massa. Anche gli uomini facenti parte del Sonderkommando, le squadre addette ai forni crematori, devono sparire dalla faccia della terra.
Questo l'ordine da Berlino, ma....

Tra i 200 detenuti del Sonderkommando che serve i crematori di Birkenau, viene condotta una selezione, nel corso della quale 30 detenuti sono scelti per il lavoro nel Crematorio V. Agli altri
170 detenuti è detto invece che saranno portati al bagno nella cosiddetta Sauna
Un ignoto autore, membro del Sonderkommando, scrive nel suo taccuino: «Adesso andiamo alla Zona. I 170 rimasti. Siamo sicuri che ci uccideranno. Ne hanno scelto 30 che restano nel Crematorio V. Oggi è il 26 novembre 1944».

Verosimilmente, dei 170 detenuti del Sonderkommando, 70 sono trattenuti nel lager e assegnati al cosiddetto Abbruchkommando, impiegato nello smontaggio dei crematori e nella cancellazione delle tracce dei crimini. Questi due gruppi, vale a dire i 30 detenuti che servono il Crematorio V e i 70 dell'Abbruchkommando, lasceranno il lager il 18 gennaio 1945 insieme ai detenuti evacuati da Birkenau. Questi detenuti arrivano al campo di concentramento di Mauthausen (alcuni per strada fuggono), dove non rivelano la loro attività nel crematorio, salvando così la vita.
Gli altri 100 detenuti selezionati il 26 novembre sono probabilmente fucilati a Birkenau, in una delle fosse per l'incenerimento dei cadaveri, dove anche i loro corpi vengono bruciati. Questa ipotesi è avanzata in base alle poche frasi del manoscritto di Lejb o Lajb Langfuß (Lejb, Handschrift [Manoscritto], in H v A, loc. cit., n. 14, 1973, p. 69)

Testo tratto da Kalendarium di Danuta Czech pagina 106 consultabile su
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