Wednesday, May 06, 2009

6 maggio
... a me verrebbe quasi voglia di chiudere questa Porta. Mi chiedo davvero a cosa serva essere nella ricerca storica da anni, avere impiegato tutte le energie per mettere insieme pezzi piccolissimi di puzzle. "cui prodest?", non riesco a non chiedermelo ogni volta che vedo errori nei giornali che riportano una mezza verità, che la camuffano. la imbrogliano, spesso la mascherano perchè è talmente brutta che fa paura!
E' successo ultimamente che la storia dei 20 bambini di Bullenhuser Damm è stata riassunta in poche righe nel quotidiano L'Arena, in cui li si fa arrivare a Neuengamme senza niente dire della prima parte del loro drammatico viaggio in carri bestiame verso Auschwitz-Birkenau. Dettaglio questo non certo trascurabile e poi si conclude dicendo che sono stati uccisi nel cortile di una scuola.
Non vero, non sono stati uccisi, sono stati impiccati nella cantina della scuola di Bullenhuser Damm. La differenza è sostanziale, l'uccisione all'aria aperta poteva avvenire con arma da fiuoco, magari insieme, magari alle spalle. Il dramma dell'impiccagione è davvero unico e speriamo irripetibile!

E poi un'altra perla, poca cosa per chi passa sul tema Shoah e gira pagina. Enorme invece per chi come me lotta contro il Negazionista e spulcia negli archivi alla ricerca della verità.
Ecco il fatto, vi racconto quanto ho letto sul Corriere di domenica 3 a pagina 39 e riporto la lettera che ho inviato alla giornalista che ha firmato l'articolo.
Cara signora,
leggo l'articolo firmato da lei sul Corriere di domenica a pagina 39.
Siamo in molti ad amare Anne Frank, tanti penso vorrebbero continuare ad immortalarla in versi, parole, musica, passo di danza... Anne è la mia compagna di vita, sempre con me una copia del suo Diario che leggo e rileggo anche in altre lingue per coglierne le sfumature. Spero proprio che il nuovo lavoro sia delicato e storicamente vero... ed è qui che mi permetto di fare un appunto.
Sono impegnata nella "ricerca storica" da oltre 40 anni, confesso che non amo la filmografia sulla Shoah, ritengo siano più che sufficienti i documenti storici. Se comunque film deve esserci sia però rispettoso al massimo della verità. La pagina 39 del Corriere ritrae la giovane attrice che si immedesimerà in Anne con la divisa del Lager e sul petto ha un numero tatuato.
Ma se è vero, e glielo confermo da ricerca accurata con Yad Vashem e Bad Arolsen e Westerbork.., che non si conosce il numero tatuato di Anne, sappiamo però per certo che nel trasporto da Westerbork a Auschwitz-Birkenau di domenica 3 settembre 1944 c'erano 1019 persone:
498 uomini
442 donne
79 bambini
Di quel trasporto all'arrivo a Birkenau ci fu una selezione e 460 vennero mandati al gas, tutti i 79 bambini fanno parte di questo gruppo.
Dei 559 adulti tenuti in vita le donne sono 212 e vengono tutte tatuate con numeri che vanno da A 25060 a A 25271.
Sopravviveranno 45 uomini e 82 donne
Fra queste Inge Meyer Kamp ebrea tedesca, fuggita in Olanda, rinchiusa a Westerbork, deportata con Anne, nel Block 29 con Anne a Birkenau.
Inge ha il numero tatuato A 25153 ed è ancora viva! Se vorrà conoscerla trova notizie su di lei al sito http://www.proedieditore.it/ I ricordi di Inge e dei suoi figli Rolf e Nico Kamp
Perchè le dico tutto questo? Il numero tatuato di Anne che non conosciamo per intero sicuramente però non era A 37... come si vede nella foto qui sotto, (cliccare sull'immagine per ingrandire), ma A 25... E non è un dettaglio secondario, specie per il Negazionista!
Nella foto, dal Corriere, Rosabell Laurenti Sellers di 13 anni che sarà Anne nel film.
.....

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