Monday, April 10, 2006


Vivere, pensare, tramandare: ecco si socchiude una porta da cui filtra una luce, la luce del tempo che è stato, ma dietro questa porta ombre minacciose lambiscono chi si avvicina. E’ la porta della Memoria, proviamo a spalancarla insieme e a guardare le fioche luci che si trasformano in ombre e poi in stelle pulsanti o in abbaglianti scintillii. Buio, luce, vita, morte, gioia, sofferenza, eroismo, malvagità, amore, odio…
Varchiamo questa soglia e entriamo nella Memoria, meditiamo, e uscendo portiamo con noi pezzi di questa, non lasciamo che vada dispersa con il calare di nuove tenebre.
Andrea Jarach
Sono i primi giorni di primavera. C’è periodo più adatto per una nascita?

Ecco, oggi apre La porta della Memoria, uno spazio nel sito I 20bambini, un soffio di speranza!
Questo spazio piccolo sarà una specie di lavagna sulla quale io, vecchia insegnante, scriverò le mie riflessioni. Sarà un richiamo al passato e un auspicio per i giorni che verranno. Un po’ un:
“….Lo sapevate che ?….. Era il.…. Mi ricordo di…..”
Benvenuti! Forse vi chiederete perchè un nuovo spazio per la Memoria. Semplicemente perchè da sempre scrivo riflessioni, brevi versi, raccolgo idee, ritagli e li metto nei documenti, praticamente è come se li cestinassi, perchè non li ricordo più. Allora perchè non metterli nel sito dei 20 bambini, tanto più che scrivo quasi sempre di loro, parlo per lo più di bambini e di diritti violati, ricostruisco il tempo, riscrivo a modo mio un calendario della memoria. Faccio un po' quello che può fare una vecchia insegnante che continuerà per sempre ad amare il suo lavoro: dono quello che so e aspetto domande! Riscriverò eventi passati, raccoglierò piccoli pezzi di puzzle di vite spezzate e li offrirò a chi vorrà con me tener loro compagnia! La mia compagna di viaggio nel mio andare nel recupero della Memoria è sempre lei, mi accompagna da quando bambina ho ricevuto in dono il suo Diario, che è per me un Testamento d'Amore: il suo nome è Anne.
Anne non mi lascia mai. Volete venire con noi a risalire il tempo, a scrutare gli angoli dell'animo dell'uomo? Scoprirete che "Il Bene è in ognuno di noi", imparerete a credere "nell'intima bontà dell'uomo".
Il nostro sarà un po’ un percorso didattico, ci serve una guida, un saggio, un educatore d’eccezione, che sappia darci lumi e cuore, che ci sveli la verità senza lacerare l’animo, che ci sostenga se vacilliamo… che ci faccia sentire il battito del cuore
Chi meglio dell’educatore per eccellenza, l’innamorato del bambino, il grande maestro di tutti i maestri? Janusz Korczak. A lui l’onore di aprire La porta della Memoria.

Iniziamo con dei versi suoi:

Sono una farfalla ebbra di vita.,
Non so dove mi poserò in volo,
ma non permetterò alla vita
di tarparmi le ali variopinte.
- Janusz Korczak -

e con una sua preghiera:
"Dio degli Jagelloni, dei Sobieski, di Kosciuszko, Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, permetti ai fanciulli di tutto il mondo , di tutti i Paesi, di vivere felici".

Comincio questo nostro stare insieme con le parole con cui, Günther Schwarberg, il vero custode della memoria dei 20 bambini di Bullenhuser Damm, inizia il suo libro: ‘meine zwanzig Kinder’:
Sergio bleibt immer sieben Jahre alt.Ich habe zwanzig Kinder. Als ich sie bekam, waren sie schon lange tot. Dann haben sie allmählich, wieder zu leben begonnen,und nun sind sie jeden Tag bei mir.Sie werden nicht älter.
..........
Sergio avrà sette anni per sempre. Io ho venti bambini. Quando li ho avuti, erano già morti da tanto. Poi hanno ricominciato lentamente a vivere, ed ora sono con me ogni giorno. Non invecchiano mai.
...........





Per il nostro inizio ho scelto questa foto, scattata da me qualche anno fa. La scelgo perché ha in sé la “speranza”. E’ la scuola di Bullenhuser Damm, la scuola del massacro, ma si chiama oggi Janusz Korczak Schule e c’è quello scivolo che io non avevo visto quando scattai la foto, ma c’è, è lì, e ci parla di futuro, ci parla di bambini.
Io conosco i 20 bambini da dieci anni. Ma sto con loro notte e giorno da tre anni e vi assicuro che anch'io, con il permesso di Günther, dico "i miei venti bambini".
I 20 bambini di Bullenhuser Damm sono parte di me e io con loro vivo la mia esistenza sognando un mondo nuovo dove l'Amore sconfiggerà l'odio, dove il forte aiuterà il debole, dove nessuno oserà fare del male ad un bambino!

Memoria, perché?
Sono una testimone del cuore. Significa incontrare i testimoni oculari, significa farsi carico di un dolore enorme, sentirlo nelle pelle, ascoltare in silenzio, rispettare le pause, rimanere fermi nei tempi morti, significa percorrere chilometri nella ricerca di indirizzi in strade che hanno cambiato nome, in case che hanno ristrutturato tutto, in nomi che non appaiono più sui campanelli, significa cercare ricordi di persone, rimettere insieme brandelli di esistenze... ricomporre realtà sterminate per restituirle alle memoria. Significa non arrendersi mai, non cavalcare il successo, non aspettarsi niente in cambio, significa essere disposti a camminare anche da soli, dove il buio si fa tenebra, dove l'uomo ha perso ogni sembianza umana, dove forse nessuno oserà avventurarsi.
Significa essere tatuati dentro, missionari del ricordo, esploratori del passato, restauratori di puzzle di vite. Significa affrontare il carnefice, denunciare i suoi misfatti, descrivere le sue imperdonabili atrocità....
Però significa essere innamorati del Bene, disposti a tutto purché il Buono recuperi la sua dignità.
Significa vedere azzurro, vedere il cielo, significa frequentare un corso speciale per imparare a volare!