Saturday, September 24, 2011

24 settenbre 1944
Quante vite potevano essere salvate? E' una domanda che ritorna inevitabilmente se si viene a sapere quello che veramente successe. Non è vero che il mondo non sapeva, lo confermano i documenti che sono stati trovati.
E' ancora una volta dal Kalendarium di Danuta Czeck che veniamo a sapere che il 24 settembre a Birkenau:
Alle ore 22.15, il capo dell'Ufficio decifrazione del Governo polacco in esilio a Londra decodifica il telegramma del 23 settembre trasmesso attraverso l'emittente radio segreta polacca; esso dice: «Abbiamo ricevuto la notizia che i tedeschi progettano la liquidazione di Auschwitz e Buchenwald. Il comandante di Auschwitz Höß, uomo di fiducia di Himmler, ha chiesto a diversi capi SS proposte circa la liquidazione del lager e di tutti i detenuti. Al momento, si trovano a Birkenau
16.727 uomini
39.125 donne
Una proposta è stata avanzata dal comandante di Birkenau, Otto Moll 1), secondo il quale sono necessari corpi motorizzati di SS, artiglieria e bombardieri per colpire le baracche e un adeguato numero di persone per spianare il terreno».2)
1) Otto Moll, SS-Hauptscharführer, è comandante dei Sonderkommandos che servono i crematori e devono seppellire e bruciare i cadaveri.
2) Il contenuto di questo telegramma poggia sulle informazioni trasmesse al PWOK il 6 settembre 1944

Sunday, September 18, 2011

Il 18 settembre 1944 raccontato in Kalendarium di Danuta Czech :
Birkenau, 18 settembre 1944
Il secondo giorno della festa ebraica Rosch Ha-Schana, i medici SS del lager compiono una selezione nelle infermerie per detenuti, nel corso della quale sono selezionati dal campo di quarantena maschile BIIa 330 ebrei e dal campo infermeria per uomini BIIf, tra gli altri, 65 bambini internati nel lager il 1 agosto. Tutti sono uccisi il giorno stesso nelle camere a gas.
Ed ecco cosa ci dice Yitzhak Reichenbaum che il 18 settembre 1944, il secondo giorno della festa ebraica Rosch Ha-Schana a Birkenau c'era. Yitzhak ci racconta quel drammatico giorno in inglese, ecco le sue parole tratte dal libro If you want to see your mother step forward... The 20 children of Bullenhuser Damm a hug for the memory http://www.proedieditore.it/
...in Birkenau. I was sent to the ‘Mannerlager’ A, ‘Block’ 10 and got the prisoner-number B 2514, which was tattooed on my left arm. My father arrived at Auschwitz a few days later, and unfortunately I never had the chance to see him again. ‘Block’ 10was only for youngsters; on one side were the Jewish boys, on the other Christian boys, deported from Warszawa to Auschwitz after the revolt in 1944.
Several boys in our ‘Block’ fell ill with rubella, a highly infectious desease. We were therefore put in quarantine, and the Germans didn’t dare enter our ‘Block’ for about two months. During this time we were not allowed to leave our ‘Block’. When the quarantine ended in September 1944, the Lagerarzt Thilo appeared. All the Jewish boys were ordered to line up in front of him in three rows, and he marched through the rows, selecting us to life or to death.
When he reached me, he asked: ‘How old are you?’, Without hesitating I answered that I was 14 years old (I was 12 at the time). He looked at me, and, although I suppose he did not believe me, he let me live (my mother had always told me, that if a Nazi asks me about my age, I should add two years to my real age).


Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti... I 20 bambini di Bullenhuser Damm una carezza per la memoria http://www.proedieditore.it/
...a Birkenau. Io fui mandato nel Männerlager A [campo degli uomini], al Blocco 10. Sul braccio sinistro mi fu tatuato il numero B2514. Mio padre arrivò qualche giorno dopo, ma sfortunatamente non lo rividi più. Il Blocco 10 era per i più giovani. Da un lato c’erano i ragazzi ebrei e dall’altro i cristiani, deportati da Varsavia ad Auschwitz dopo la rivolta del 1944. Una malattia infettiva fece ammalare molti ragazzi del blocco, così fummo messi in quarantena; i tedeschi non entrarono per dei mesi e noi non potemmo uscire. Quando finì la quarantena, nel settembre 1944, apparve il dottor Thilo. Fu ordinato a tutti di mettersi di fronte a lui, su tre file; lui marciò tra noi destinandoci alla vita o alla morte. Quando arrivò di fronte a me, mi chiese: ‘Quanti anni hai?’. Senza esitazione risposi che ne avevo 14 (ne avevo 12). Mi guardò, suppongo non mi abbia creduto… ma mi lasciò vivere (mia madre mi aveva sempre detto di aggiungere due anni alla mia età se me lo avesse chiesto un nazista)
...............

Sunday, September 11, 2011

11 settembre 2001
11 settembre 2011
Sono passati dieci anni...
Era un caldo giorno di settembre, il cielo era terso, niente lasciava prevedere l'avvicinarsi di una tragedia che ha colpito al cuore l'America ed il mondo intero.
L'attacco alle Due Torri
ha lasciato lutti inconsolabili, ferite che non si rimargineranno mai, vuoti incolmabili, perdite incalcolabili....


2752 le vittime accertate e un fiume di dolore e di sangue che continua ancora oggi.









Friday, September 09, 2011

9 settembre 1943
Oggi la porta della memoria ricorda I caduti del mare.
La corazzata Roma era il fiore all'occhiello della marina militare italiana durante la seconda guerra mondiale.
Ma è bastato lo shock, il caos, l'assenza di ordini chiari, lo smarrimento generale di chi non sapeva più chi fosse il proprio nemico... in quel clima di disperaziione generale che si respirò in Italia dopo l'8 settembre La corazzata Roma fu attaccata inaspettatamente dagli amici tedeschi diventati con l'armistizio i nemici... erano le 15 e 47 la prima bomba colpì a morte la nave, fu un disastro ... poi alle 15, 52 una seconda bomba darà il colpo di grazia! L'aviazione tedesca scaricherà contro La corazzata Roma tutto l'odio di chi si sente tradito.... verranno usate le bombe FX 1400, un ordigno micidialle telecomandato ad altissimo potenziale....
In soli 12 minuti La corazzata Roma verrà spaccata in due e calerà a picco portandosi dietro nel fondo del mare il suo carico di uomini...
Il 9 settembre 1943 persero la vita 1393 uomini. I sopravvissuti furono 520.
Uno di loro Gaspare Romano ha dedicato agli Eroi del mare questa poesia:
Eroi senza nome
Tu che passi da Via G. Pullino
e dalle Piazze Augusto Albini
e G. Vallari
se entri nel Parco leggi:
CADUTI DEL MARE
9 settembre 1943.
Noi siamo in fondo al mare
con le nostre navi.
Tutto ci fu negato dalla
sorte avversa:
le carezze
delle nostre mamme
il conforto delle nostre spose,
il grido gioioso dei nostri figli.
Nulla abbiamo chiesto
in ricompensa.
Tutto abbiamo donato
alla Patria con amore.
Ricordateci!

Sunday, September 04, 2011

SHOAH
Quanta dolorosa e inutile polemica in questi giorni!
In Francia si vuole cancellare dai libri di testo il termine Shoah e sostituirlo con il vocabolo francese che sia l'equivalente dell'orribile vocabolo tedesco "Vernichtung"....
Comunque lo si chiami è stato un massacro davvero unico, la pretesa di riconoscenza dell'unicità, non è presunzione, ma consapevolezza dopo anni di studio, dopo ricerche che durano da decenni e tolgono il respiro oltre che il sonno... dopo giorni e notti passate a scandagliare il passato che non passa.
Ma non c'è solo la "querelle" terminologica, si passa anche al contenuto in questi giorni.
Ed ecco che un autore tedesco arriva a mettere sullo stesso piano la Shoah di 6 milioni di persone, di cui un milione e mezzo erano bambini.... sullo stesso piano osa mettere Guenther Grass la loro sofferenza e quella dei soldati tedeschi. Questo è blasfemo!
E poi già che ci siamo c'è chi rincara la dose! Ci voleva che proprio in questi giorni a quello splendido convegno che è il Festival della Mente di Sarzana fosse invitato Zygmunt Bauman il quale non ha ritrattato anzi ha rincarato la dose di quanto detto in una intervista in cui ha sparato anche lui contro gli israeliani/ebrei mettendo sul piatto della bilancia un'altra similitudine che fa impallidire gli addetti ai lavori!
Come osa il signor Zygmunt Bauman dire che la Barriera Difensiva che tutti chiamano Muro che gli Israeliani hanno costruito per tutela sia paragonabile al Ghetto di Varsavia dove furono rinchiuse oltre 400.000 persone, e lì furono lasciate morire di fame, di stenti, sotto le bombe e poi dati alle fiamme e poi se ancora qualcuno avesse avuto la forza di sopravvivere... deportato e ucciso nel gas a Treblinka?
Cosa direbbe Janusz Korczak, il grande pedagogo, il Maestro per eccellenza che scelse di andare a morire a Treblinka con i suoi 200 bambini dell'orfanatrofio del Ghetto di Varsavia?
Sicuramente avrebbe argomenti per tenere testa a qualsiasi paragone...