Saturday, July 22, 2006

22 Luglio
La Porta della Memoria apre oggi in ricordo di "un grande"!
E' l'educatore per eccellenza, l'innamorato del bambino, il grande pedagogo al quale ho attinto per soddisfare la mia sete di "sapere".
A lui devo la cultura del rispetto, la passione per l'insegnamento, la concezione basiliare su cui poggia il rapporto fra docente e discente....
Il suo nome d'arte è Janusz Korczak, nacque a Varsavia il 22 luglio 1878.
Era polacco, era ebreo.
Di lui si può dire che era un educatore, un poeta, un medico, un grande pensatore...
Spese tutta la vita, tutte le sue energie, mise i suoi straordinari talenti al servizio dei bambini soli. Per oltre trent'anni dirigerà la Casa dell'Orfano di Varsavia, sarà con i bambini orfani nel ghetto e con i suoi 200 bambini andrà a morire nella camera a gas a Treblinka.
Le sue opere sono ancora troppo poco conosciute in Italia.
La produzione di Janusz Korczak in italiano è curata da GiulianaLimiti (Luni Editrice)
Di recente pubblicazione, sempre curata da Giuliana Limiti, una piccolissima raccolta di passaggi di I Diritti del bambino con alcuni disegni dei bambini del ghetto di Terezin (Proedi Editore).
Voglio sperare che la mia passione per la didattica educativa di Janusz Korczak sia contagiosa.
20 luglio 1944
L'Attentato a Hitler.
Alle ore 12,42 una tremenda deflagrazione scuote la Wolfsschanze la“Tana del lupo", dove è riunito il Quartier Generale di Hitler a Rastenburg, in una foresta della Prussia Orientale.
Ci saranno feriti e anche morti.
Ma Hitler è rimasto ferito solo in maniera molto lieve. E' sotto shock: la sua prima reazione è stata: “I miei calzoni nuovi...!”, ma, a parte i calzoni a brandelli e qualche escoriazione, è del tutto incolume e qualche ora dopo, alle 16, può ricevere la visita di Mussolini, prevista in un primo tempo per le 14,30.
Per un incredibile beffa del destino, dunque, l'attentato fallì. La reazione di Hitler fu drammatica: fece condannare a morte per alto tradimento circa 5000 tedeschi.
E' stata per Hitler l'occasione per sbarazzarsi dei diretti responsabili dell'attentato e di tutti coloro che non si erano dimostrati "fedelissimi" al Reich e a lui.
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Se l'attentato fosse riuscito, forse, cambiava il corso della storia. Forse sarebbe finita la guerra già nell'estate del 1944, tante cttà non sarebbero state bombardate... sarebbero state interrotte le deportazioni degli ebrei e... Anne Frank sarebbe uscita incolume dal suo rifugio segreto... e i miei 20 bambini non sarebbero finiti a Bullenhuser Damm.
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Friday, July 21, 2006

15 luglio 1938
Il “Manifesto degli scienziati razzisti” o “Manifesto della Razza” fu pubblicato in forma anonima sul Giornale d’Italia. Era il 15 Luglio 1938 sotto il titolo “Il Fascismo e i problemi della razza”.
Dei punti di questo infame documento desidero riportarne solo uno: il punto 9, che, a mio avviso, contiene in sè tutto l'odio sel mondo...
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9. Gli ebrei non appartengono alla razza italiana. Dei semiti che nel corso dei secoli sono approdati sul sacro suolo della nostra Patria nulla in generale è rimasto. Anche l'occupazione araba della Sicilia nulla ha lasciato all'infuori del ricordo di qualche nome; e del resto il processo di assimilazione fu sempre rapidissimo in Italia. Gli ebrei rappresentano l'unica popolazione che non si è mai assimilata in Italia perché essa è costituita da elementi razziali non europei, diversi in modo assoluto dagli elementi che hanno dato origine agli Italiani.
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Come hanno potuto parole così tremende non trovare una ribellione forte da parte delle persone di buona volontà?! Dove erano i sani di mente, gli operatori di pace, gli educatori?...
Praticamente la non reazione ha spalancato i cancelli di Auschwitz per gli ebrei italiani...
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E la ditta Topf preparò i forni crematori e 6.000.000 di ebrei d'Europa furono condannati a morte!

Monday, July 10, 2006

10 luglio
Oggi La porta della memoria ricorda un terribile anniversario.
Era il 10 luglio 1941 a Jedwabne in Polonia accadde un fatto tremendo. Dobbiamo allo scrittore Jan T. Gross tutti i dettagli su questo massacro che sono raccolti nel testo dal titolo che mette i brividi: I carnefici della porta accanto. Metà degli abitanti di Jedwabne assassinò l'altra metà.
Milleseicento persone, milleseicento uomini, donne, bambini. Tutti gli ebrei del paese furono massacrati a bastonate, furono scannati, affogati, finiti in modo sommario. Tutti. Si salvarono solo in sette. Erano conoscenti, amici, compagni di giochi, di scuola, erano cresciuti insieme, erano le persone della porta accanto.
Non sono stati i tedeschi nazisti.
Sono stati i polacchi cattolici che hanno massacrato i polacchi ebrei di Jedwabne. Un fatto terribile rimasto impunito. Un eccidio attribuito ai tedeschi e tenuto nascosto dai cittadini di Jedwabne per decenni.
Un fatto gravissimo che mette a nudo l'odio dei polacchi nei confronti degli ebrei.