Monday, October 15, 2007

In Memoriam degli ebrei del Ghetto di Roma
Era l'alba del 16 ottobre del 1943.
Gli ebrei rastrellati nel Ghetto furono 1024.
I bambini erano 207.
Li caricarono a pugni e calci su camion e li portarono al Collegio Militare.
La mattina del 18 ottobre li caricarono in 18 carri bestiame alla stazione Tiburtina.
Destinazione Auschwitz dove arrivarono il 22 ottobre.
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Di quel carico di 1024 esseri umani torneranno solo in 15.
14 uomini
1 donna
nessun bambino
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Gli ebrei del Ghetto di Roma furono sterminati.
Vivevano nel Ghetto da secoli gli ebrei.
Ci aveva pensato il Papa Paolo IV a costringerli a vivere segregati in una zona angusta per ordine di una Bolla papale, cum nimis absurdum, uscita il 12 luglio 1555.
Gli ebrei secondo le regole previste nella bolla devono vivere in un "serraglio" e possono solo vendere stracci e vestiti usati e come recita il paragrafo terzo della bolla: devono portare un segno distintivo.
Nei secoli le restrizioni per gli ebrei si alterneranno a rari momenti di serenità...
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Ci penserà il nazifascismo con le Leggi di Norimberga del 1935 e le Leggi Razziali Italiane del 1938 a preparare per gli ebrei di Roma e per quasi tutti gli ebrei d'Europa "la soluzione finale".

Saturday, October 13, 2007

Scripta manent!
Ho cominciato a studiare e a fare approfondimenti sulla storia del nazifascismo negli anni sessanta e dovevo farlo quasi di nascosto.
I signori tedeschi presso i quali abitavo si fecero improvvisamente muti e poco socievoli la sera in cui, di ritorno dalla mia prima visita al KZ di Dachau, cercai di raccontare e spiegare perchè non riuscissi a cenare...
Poi sono arrivati gli anni dell'eccesso di informazione, oggi escono libri, documentari, si aprono archivi mai socchiusi, si possono visitare musei anche virtualmente, ci sono innumerevoli fonti a cui attingere, documentazioni in tutte le lingue, Diari e fotografie, ricordi e resoconti.
Non sentivo però la mancanza di quanto esce in questi giorni. No, pur immaginando che un popolo che idolatra così tanto il suo dittatore al punto da essere disposto a seguirlo fin sul ciglio del baratro, un popolo che perde completamente il senso del rispetto dei diritti umani, insito nel Dna di ogni essere, un popolo che applaude a tutte le castronerie dette dal Führer, che convive con l'odore nauseabondo di carne bruciata che viene dai camini dei forni crematori dei Lager che costellano la Grande Germania, un popolo che si crede superiore e in quanto tale si sente autorizzato ad uccidere milioni di persone... ecco questo popolo ha sicuramente espresso il suo folle amore con lettere, biglietti, cartoline, messaggi...Che ci fosse un carteggio del popolo tedesco al suo Führer era previsto, ma che ora ci toccasse di leggerlo!
Non nobilita sicuramente il popolo tedesco questa notizia che quantifica le migliaia di missive, che riporta le Apostrofi più ricorrenti, che dice di poesie, di sogni, di turbamenti.... La signora Annelene K. dalla Lituania scrive al suo Führer e lo implora di andare a far visita ai tedeschi della zona e di cacciare gli ebrei e i lituani perchè rubano il pane ai tedeschi e soprattutto di cacciare gli ebrei che per Pasqua macellano i cristiani.
La Lituania con la sua capitale Vilna era la culla della cultura ebraica e per questo era chiamata la Gerusalemme dell'Est. A Vilna c'erano 60.000 ebrei all'inizio del 1939 e alla fine della guerra sarà judenrein, sono stati tutti sterminati, per la gioia della signora Annelene K.
Spero che saremo in tanti a provare raccapriccio leggendo stralci delle "Briefe an Hitler".
Spero soprattutto saremo in tanti a credere che a fronte di queste migliaia di messaggi dettati dal fanatismo ideologico, dal razzismo più abbietto, ci sono state migliaia di lettere mai partite dai Lager, centinaia di migliaia di pagine di Dolore mai scritte, migliaia di disegni di bambini.... e pagine oggi che aspettano di essere stampate per arrivare a parlare al cuore e ridare voce alla speranza.
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Friday, October 12, 2007

12 ottobre....
Vi porto al 12 ottobre 1942.
Vi porto a Westerbork in Olanda.
Il 12 ottobre 1942 fa ingresso nel Durchgangslager, nel campo di transito di Westerbork un nuovo comandante.
Il suo nome è Konrad Gemmeker. I comandanti del Lager che lo avevano preceduto si dimostrarono incapaci, non all'altezza del compito, non abbastanza brutali da riuscire a tenere l'ordine senza che si diffondesse il panico.
Gemmeker sarà sadico e falso, capace di ingannare gli ebrei internati fino al punto di continuare ad illuderli che sarebbero stati deportati a Est in campi di lavoro!
Con perfidia e crudeltà organizzava anche spettacoli teatrali a Westerbork sfruttando la presenza fra i prigionieri di "geni" come Kurt Gerron...
Il despota Gemmeker fece addirittura coniare una moneta che valesse per i piccoli affari all'interno del Lager.
Al carnefice Gemmeker sono da imputare tutti i morti deportati da Westerbork verso le camere a gas di Auschwitz-Birkenau, verso Bergen-Belsen, verso altri Inferni...
A Gemmeker va la responsabilità della deportazione di bambini, di donne,....la deportazione di Inge.
A lui la colpa imperdonabile della morte di Anne.
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Gemmeker alla fine della guerra sarà processato e condannato a soli dieci anni di carcere che saranno anche in parte condonati.
Gemmeker morirà di vecchiaia nel suo letto.