Sunday, August 26, 2012

Ho un sogno. Lo rincorro da tempo. Non mi sono data per vinta nonostante mille difficoltà incontrate. A volte mi è mancato il sostegno, ma ho anche trovato porte aperte dove non osavo nemmeno bussare!
Il mio sogno ha un nome: I 20 bambini di Bullenhuser Damm. I Diritti dei Bambini.
Costruire un progetto intorno a loro. L'era digitale permette di arrivare in pochi secondi in capo al mondo e allora ecco un legame virtuale e poi speriamo concreto fra insegnanti ed alunni dai paesi dei 20 bambini.
14 erano polacchi
2 erano francesi
2 olandesi
1 della ex-Juguslavia
1 era italiano Si chiamava Sergio, era così bello! Nessuno oserà fare del male ad un bambino così bello.... questo diceva fra le lacrime mamma Gisella

Ho messo insieme indirizzi di scuole da tutti i paesi dei 20 bambini e con il nuovo anno scolastico comincerà questo percorso nella Memoria con approfondimenti e riflessioni, con domande, alcune forse non troveranno risposte. Faremo fare a tutti Memoria con la testa e con il cuore. Ci affideremo a persone competenti, non ci stancheremo di chiedere aiuto anche concreto perchè la gratuità non copre le spese vive...
Ecco la mail che ho inviato oggi 26 agosto a tutti gli insegnanti che hanno aderito.
Affido questo messaggio anche alla porta della memoria

carissimi tutti,
le scuole in Italia riprendono in settembre. Subito dopo vi metterò in comunicazione fra voi scrivendo a tutti con l'indrizzo aperto. Siete tutti d'accordo? Aspetto il vostro ok. Poi sarete voi insegnanti che medierete lo scambio fra studenti tenendo conto della delicatezza del tema del progetto. Dopo lo scambio degli indirizzi passeremo alle consegne fermo restando che ogni città curerà in particolare attraverso ricerche sul territorio tutti quei piccoli pezzi di Memoria che ancora si possono trovare.
Ai ragazzi di Amburgo affiderei un approfondimento sulla storia della scuola di Bullenhuser Damm.
Ai ragazzi di Gerusalemme un approfondimento sul Giardino di rose bianche e sul significato di Zakhor....
Mi sto impegnando nella ricerca di contributi, anche una piccola somma sarebbe meglio di niente. Se troveremo qualcosa lo divideremo equamente per le spese dei ragazzi.
Intanto io continuerò ad appellarmi a varie Fondazioni. Mi autorizzate a scrivere i vostri recapiti nelle mie prossime domande?
a risentirci
P.S. vi comunico che ho completato l'elenco delle scuole partecipanti. Ecco le città: Parigi, Eindhoven, Belgrado, Cracovia, Radom, Fiume, Trieste, Amburgo, Gerusalemme.
Un commosso saluto da Verona e grazie per la vostra adesione!
maria pia bernicchia

Dear all,
here in Italy students come back to school at september, after that I'll bring you in communications togheter. Do you all agree? I'm Waiting for your ok. Then you teachers will controll the student exchanges, always remembering the sensitivity of the subject of the project. Each city will make researches on his territory looking for all those little pieces of memory that still can be found.
Students to Hamburg would trust an insight into the history of the school Bullenhuser Damm.
Students of Jerusalem a study of the Garden of white roses and the meaning of Zakhor ....
I'll still go on working in research grants, even a small amount would be better than nothing. If we finf something we will divide the costs equally for boys.
Meanwhile, I continue to appeal to various foundations. Will you let me write your contact details in my next few questions?
P.S. I can tell you that I have completed the list of participating schools. Here are the cities: Parigi, Eindhoven, Belgrado, Cracovia, Radom, Fiume, Trieste, Hamburg, Jerusalem.
a big hug from Verona, thank you all

maria pia bernicchia

www.laportadellamemoria.blogspot.com


Saturday, August 11, 2012

9 agosto
E' il "Quit India Day" , da quest'anno viene dedicato per la prima volta agli oppressi degli oppressi, al "genocidio di genere".
L' India non è un posto per donne. Infatti in India resta diffuso l'aborto dei feti femminili dopo l'ecografia fatta per conoscere il sesso. Così ogni anno le piccole vittime sono centinaia di migliaia. Mancano infatti all'appello piccole indiane che vengono eliminate solo perchè femmine.
Un "genocidio di genere" che non può rimanere inosservato. Dipende da ognuno di noi. La causa delle - bambine mai nate - deve diventare la battaglia di tutte le persone di buona volontà.
Leggo nel Corriere della Sera di oggi, 9 agosto, in un articolo di Anna Meldolesi, un vecchio proverbio Tamil che recita così: "allevare una figlia è come annaffiare un fiore del giardino del vicino" Tempo sprecato.
Ma il buonsenso dice esattamente il contrario: "allevare una figlia è come annaffiare il futuro del mondo".....
Contro il "genocidio di genere".
In Memoria di tutte "le bambine mai nate" ecco l'obiettivo del "Quit India Day"