Wednesday, May 16, 2012

Maggio 1944 a Birkenau
Il numero tatuato dal 13 maggio 1944 ha un cambiamento.
La conferma della notizia la leggiamo in  Kalendarium di Danuta Czech. Ecco la nuova regolamentazione:

13 maggio 1944
Con un trasporto del RSHA giunge un gruppo di ebrei trasferiti da Blechhammer. Dopo la selezione, 72 uomini sono internati nel lager e contrassegnati con i numeri da A1 ad A72
Gli altri uomini sono uccisi nelle camere a gas.
La nuova serie numerica, che inizia con A1 per internati ebrei uomini e donne e poi con B1 solo per internati ebrei uomini, viene introdotta per camuffare il numero effettivo dei detenuti nel campo di concentramento di Auschwitz.







Monday, May 07, 2012

Non si può rimanere indifferenti!
Ringrazio il signor Melloni per l' articolo STRAFALCIONI ONLINE sul CORRIERE DELLA SERA di ieri, domenica 6 maggio, che rende un po' di giustizia!
E' sconcertante che ancora esistano persone capaci di simile fango. Ho l'impressione che contro questa ignoranza di cemento armato non basteranno le nostre parole, i nostri progetti educativi, il nostro andare d'inverno con il gelo nelle varie scuole italiane gratis e con pazienza, non basteranno anni di impegno a smontare gli strafalcioni di un infingardo che si permette di recuperare il marcio e di riproporlo.
Ringrazio Informazione Corretta che accanto all'articolo di Melloni  mette  un piccolo ritaglio di un documento dell'epoca fascista, che riporto qui 
Riguarda la piccola Matilde, si legge che era nata nel 1930 e frequentava la quarta elementare, quindi si deduce che corresse l'anno 1939... sul quadratino-ritaglio forse della pagella di Matilde si legge quel tremendo verdetto che suona come una condanna a morte: DI RAZZA EBRAICA...

A quell'infame anonimo che osa infilare ancora la parola "razza" nel suo scritto auguro davvero con le parole di Primo Levi... che gli si sfaccia la casa, che i figli torcano il viso da lui.......

Tuesday, May 01, 2012

La porta della memoria saluta oggi l'ultima mamma dei 20 bambini di Bullenhuser Damm.
Mamma Rucza Witonska è morta, era l'ultima ancora in vita, con i suoi tantissimi anni, con i suoi grandissimi dolori, debole, tanto da non poter ricevere visite.... ecco la sua storia, terribile.
In questa foto mamma Rucza è con il piccolo Roman. E' l’estate 1940 nel bosco a Rajec vicino a Radom. Il papà è l’amatissimo pediatra Dr. Seweryn Witonski.
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... È il 21 marzo 1943, è il giorno della festa ebraica di Purim, nel ghetto di Radom c’è una retata: – gli intellettuali devono consegnarsi: medici, insegnanti, farmacisti… tutti vengono caricati su camion e portati con le loro famiglie nel cimitero ebraico di Szydlowiec. Qui le SS cominciano a sparare, il dr. Seweryb Witonski viene ucciso sotto gli occhi di Roman e di Eleonora. La mamma afferra i bambini, scappa, si nasconde dietro una lapide…vengono trovati subito… in quel momento arriva alle SS l’ordine: “Feuer einstellen!” cessate il fuoco! I superstiti vengono riuniti, portati verso il camion e condotti a Radom. Mamma Rucza racconta che in quel triste 21 marzo 1943 erano 100 gli intellettuali ebrei trucidati...
Mamma Rucza, Roman e Eleonora verranno deportati a Auschwitz… Il 31 luglio 1944 arriva ad Auschwitz un trasporto dal lager Pionki. Il carico è di circa 3000 persone. Sulla rampa avviene la selezione: 1000 vengono spedite alla cameraa gas. 1147 uomini e 817 donne e bambini entrano nel lager come prigionieri. Fra questi ci sono mamma Rucza, e i suoi due bambini Roman e Eleonora. Mamma Rucza ci racconta:
"A Birkenau sono entrata nel campo delle famiglie, che era vuoto. Due giorni prima lì c’erano gli ebrei ungheresi che erano stati mandati al gas. Con i trasporti successivi arrivarono le donne e i bambini ebrei ungheresi e furono mandati anche al gas…
Io ho avuto il numero A15158, Eleonora A15159, Roman A15160. Ho visto i miei bambini per l’ultimavolta nel novembre 1944..."
La signora Rucza si salverà e cercherà in tutti i paesi d’Europa i suoi bambini… Solo nel 1982 verrà a sapere che Roman e Eleonora Witonski sono due dei 20 bambini di Bullenhuser Damm...
Mamma Rucza è morta, sia Benedetta la Sua Memoria.
Ha raggiunto i suoi bambini