Monday, July 23, 2007

Da Diario del ghetto di Janusz Korczak, Luni Editrice
Cosa ci dice il grande educatore nel suo Diario scritto per lo più di notte? Quali parole usa la notte del 21 luglio del 1942 per farci vedere il ghetto, la vita e la morte in questo angolo dimenticato da dio e dagli uomini...
Janusz Korczak è "l'educatore sommo", il firmatario della Carta dei Diritti del Bambino.

21 luglio 1942
Domani compio sessantatrè o sessantaquattro anni. Papà ha impiegato un paio di anni per compilare il mio certificato di nascita.... Mamma definiva tutto questo un'incuria imperdonabile.
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Io sono mia madre e mio padre. Lo so, e grazie a questo, sono riuscito a capire molte cose.
Il bisnonno era un vetraio. Me ne compiaccio. Il vetro dà luce e calore.
E' una bella fatica nascere e imparare a vivere. Mi rimane un compito molto più facile: morire.
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Vorrei morire lucido e consapevole. Non so cosa direi ai bambini per congedarmi. Desidererei dir loro molte cose e che hanno piena libertà di scegliersi la propria strada.
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La libertà, uno dei Diritti fondamentali su cui poggia tutta la Dottrina del sommo Janusz Korczak.
La Libertà, il Diritto più violato.
Era venerdì il 21 luglio del 1944....
La porta della memoria lascia la parola a Anne Frank.
Prendo l'edizione Einaudi del 1959, quella con la copertina rigida color arancione. Le pagine sono ingiallite dal tempo, quante lacrime su questi fogli.... è la prima edizione del Diario che ho ricevuto, ero una ragazzina allora, ma ancora oggi che sono ormai vecchia le parole di Anne mi commuovono come le sentissi per la prima volta!
....."l'animo mi si apre alla speranza, finalmente va bene! Sì, davvero, le cose vanno bene! Notizie strepitose! E' stato commesso un attentato alla vita di Hitler, e non da ebrei comunisti o da capitalisti inglesi, ma da un generale tedesco di pura schiatta germanica, che è conte, e inoltre ancor giovane.....Hitler purtroppo se l'è cavata....Alcuni ufficiali sono rimasti uccisi o feriti. Il principale attentatore è stato fucilato.
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Con quanta chiarezza Anne ci rende il suo stato d'animo per quell'evento del 20 luglio del 1944 che avrebbe potuto cambiare il corso della storia. L'attentato a Hitler, tema in questi giorni di un probabile film di successo, aveva fatto sperare l'Europa, la notizia era arrivata nel rifugio segreto e Anne, straordinaria cronista ci regala una pagina di Diario toccante....
Cosa si augura una ragazzina che è chiusa ormai da lunghissimi giorni in quel maledetto rifugio? Non pensa al mare, alla vacanza, alla libertà, ai sogni infranti... no, Anne pensa:
...." la prospettiva di potermi di nuovo sedere sui banchi di scuola in ottobre mi rende troppo allegra...."
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mia piccola Anne, su quale tremendo legno sarai in ottobre del 1944, dal carro bestiame che ti porterà da Westerbork a Birkenau il 3 settembre del '44, salirai poi in ottobre sul treno che ti scaricherà a Bergen Belsen.
.... e ci saranno la fame, il freddo e poi la febbre e il tifo ad aspettarti.

Thursday, July 19, 2007

19 luglio 1943
Il nome in codice è "Operazione Crosspoint" E' lunedì, sono le 11 di mattina, c'è il sole e fa tanto caldo... Roma è considerata "città aperta", ma la guerra non la risparmierà...
Hitler e Mussolini sono a Feltre che discutono. A Mussolini Hitler rimprovera lo scarso combattimento in Sicilia. Il fascismo sta per finire in Italia...
Ma alle 11 gli Alleati bombardano Roma, il quartiere di S. Lorenzo è preso di mira da tonnellate di bombe.
Le rovine e i morti sono tanti, troppi.
E si scomederà anche il papa e la folla lo applaude e invoca la "pace"
E si scomoderà anche il re che verrà fischiato e insultato e sarà costretto a ritirarsi in fretta.
E' la fine della dittatura.
Pochi giorni dopo, il 25 luglio, verrà ufficialmente dichiarata la fine del fascismo...
Ma la pace è ancora molto, molto lontana!

Thursday, July 12, 2007

"Ricordare" è un dovere, anche se fa sanguinare il cuore.
Ecco perchè anche quest'anno la "porta della memoria" apre nel ricordo del pogrom di Jedwabne. Era il 10 luglio 1941, un massacro avvenne in quella piccola cittadina polacca abitata da sempre da ebrei e da cristiani. Saranno 1600 gli ebrei massacrati, donne uomini e bambini. E' stata una carneficina perpetrata con spranghe, attrezzi da lavoro... gli ebrei verranno rincorsi, picchiati, pestati... infine verrano finiti con il fuoco, dopo essere stati rinchiusi in un serraglio.
E la responsabilità di questo eccidio è stata attribuita per decenni ai nazisti, agli Einsatzgruppen che già sterminavano all'Est la popolazione ebraica.
Invece a Jedwabne i carnefici furono i polacchi, i cittadini polacchi cristiani di Jedwabne uccisero senza pietà tutti i cittadini polacchi ebrei di Jedwabne...
E se non fosse per la ricerca dello scrittore Jan T. Gross con il suo toccante libro "I carnefici della porta accanto" non avremmo mai saputo la tremenda verità.
1600 gli ebrei trucidati a Jedwabne
7 gli ebrei di Jedwabne che sopravvissero al pogrom.
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