Eccidio alle Fosse Ardeatine
24 marzo 1944
335 cadaveri, cinque in più, cinque di troppo, cinque aggiunti al numero di 330 che la legge del carnefice applicava: ogni tedesco morto 10 italiani venivano uccisi.
E così fu anche alle Fosse Ardeatine. Senza pietà hanno rastrellato le strade e le case finchè non raggiunsero il numero. Ma quella aggiunta di cinque non può essere passata inosservata, e condanna di fronte alla storia la ferocia del carnefice, la sua sete di sangue.
Ogni anno vengono letti i nomi alle Fosse Ardeatine dei 335 martiri e per decenni la lettura si è conclusa con la formulla "12 ignoti", mancava infatti l'identificazione di 12 corpi.
Ma nel 2011 sono stati identificati i resti di due cadaveri... ne restavano dieci di "senza nome"
E con commozione quest'anno è stato aggiunto un altro nome all'elenco: sono state identificate le spoglie contenute nel sarcofago 155. E' Michele Partito, anni 30, nato a Casteltermini in provincia di Agrigento.
Alla fine della cerimonia, ultimata la lettura dei nomi, la formula di rito ha recitato "ignoti 9".
24 marzo 1944
335 cadaveri, cinque in più, cinque di troppo, cinque aggiunti al numero di 330 che la legge del carnefice applicava: ogni tedesco morto 10 italiani venivano uccisi.
E così fu anche alle Fosse Ardeatine. Senza pietà hanno rastrellato le strade e le case finchè non raggiunsero il numero. Ma quella aggiunta di cinque non può essere passata inosservata, e condanna di fronte alla storia la ferocia del carnefice, la sua sete di sangue.
Ogni anno vengono letti i nomi alle Fosse Ardeatine dei 335 martiri e per decenni la lettura si è conclusa con la formulla "12 ignoti", mancava infatti l'identificazione di 12 corpi.
Ma nel 2011 sono stati identificati i resti di due cadaveri... ne restavano dieci di "senza nome"
E con commozione quest'anno è stato aggiunto un altro nome all'elenco: sono state identificate le spoglie contenute nel sarcofago 155. E' Michele Partito, anni 30, nato a Casteltermini in provincia di Agrigento.
Alla fine della cerimonia, ultimata la lettura dei nomi, la formula di rito ha recitato "ignoti 9".